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media:description>Tu dimmi che cosa ascolti e ti dirò chi sei
Tu dimmi quello che indossi e ti dirò chi sei
Tu dimmi, quegli occhi stanchi… ma ci giurerei
Tu dimmi, scopi o non dormi o giochi alla Play
Tu dimmi che cosa posti e ti dirò chi sei
Tu dimmi chi segui o blasti e ti dirò chi sei
Tu dimmi, scrivi nei commenti, gender fluid o gay?
Dimmi, etero non basta, così boomer sei?
Tu dimmi come ti mostri e ti dirò chi sei
Petto nudo, tette, cosce o culo… cosa ti farei
Io maschio decadente, volgare, sessista, ehy?!
Tu dimmi quello che vuoi tanto so già chi sei
No, non c’è dettaglio che mi fugga
Io capisco sempre tutto da uno sguardo, una parola
Nessun dubbio che mi assalga
Io son certo di quanto tu valga
Puoi anche dire che non è vero
Che scappo solo da ciò che più temo
Che non conosco in fondo niente
Finchè non lo conosco veramente
Ma sorvolando la complessitÃ
Io ho trovato la mia veritÃ
Forse lontano non mi porterÃ
Ma io tanto sto bene qua
Tu dimmi quello che mangi e ti dirò chi sei
Tu dimmi che cosa voti e di che squadra sei
Tu dimmi, lavori, studi, ami lui o lei?
Scusa se non ascolto, tanto so già chi sei
No, non c’è dettaglio che mi fugga
Io capisco sempre tutto da uno sguardo, una parola
Nessun dubbio che mi assalga
Io son certo di quanto tu valga
Puoi anche dire che non è vero
Che scappo solo da ciò che più temo
Che non conosco in fondo niente
Finchè non lo conosco veramente
Ma sorvolando la complessitÃ
Io ho trovato la mia veritÃ
Forse lontano non mi porterÃ
Ma io tanto sto bene qua/media:description>
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media:description>È un artista
Ma non sa di esserlo
E anche per questo è un artista
Innocente e sottomesso alla sua voglia di conquista
Pertanto inconcludente
Ma un artista
Non si sopporta mai
E lui lo sa
Che quel che crea un giorno lo distruggerÃ
Perché un artista
Non può stare fermo
Più di un giorno su una storia già vista
E le parole che usa
Son fermagli per pensieri
Fugaci e senza scopo
Che qualcun altro poi commenterÃ
E lui è un artista
Che combatte con l’inchiostro
E la sua vena un po’ intimista
E rifugge il mondo
Nell’abisso di un bicchiere da riempire
Con del vino rosso e tante lacrime
Che sono già un mestiere
E se l’artista poi si arrabbia
Lasciategli dell’aria da sporcare
E un po’ di cielo da strappare
Che le stelle capiranno
E ci sarà anche Dio
Ad applaudire seduto accanto al posto mio
E un artista non si innamora
Di una vita o una donna sola
E lui, l’artista così imperfetto
Condannato ad esser maledetto
Ama solo per pochi secondi e tiene in caldo i suoi difetti
Che nel dolore si piange ma, si diventa tutti un po’ poeti…
E una scusa non ce l’ha
Deve scrivere o fumare
Che il resto già lo fa
Senza volerlo fare
È un artista
Fa rumore./media:description>
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title>Alessandro Zanetti - L'ABBANDONO/title>
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media:title>Alessandro Zanetti - L'ABBANDONO/media:title>
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media:description>Come sulle righe di un foglio
si dimenticano i segni del pensiero
io ti scrivo per abbandonarti
ora che ti vedo comparire
a lato del sentiero senza niente più di vero
ti perdo e ti amo
vedi, voglio dire che c’è più amore
a volte nel lasciarsi
che tenersi nell’inganno di un sentimento
muto, non intero
o peggio nel ricordo di un passato che è passato
e seppur nostro non ci appartiene più.
Ti dispiace andare via con lo stesso amore che
ti ha portato a dirti mia senza esserlo e…
sotto un albero in fiore col tuo vestito migliore
salutarci e ridere, ridere di cuore
piano piano
sottovoce
ci lasciamo andare in pace
dopo tutto questo stare altrove
ma stare
e altrove è sempre stato qui
come sulle rive di un fiume
si osserva l’acqua andare
così aspetto
che il distacco ci porti al mare.
Ti dispiace andare via con lo stesso amore che
ti ha portato a dirti mia senza esserlo e…
sotto un albero in fiore col tuo vestito migliore
salutarci e ridere, ridere di cuore/media:description>
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media:title>Alessandro Zanetti - QUALCOSA DI ME/media:title>
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media:description>Il treno vuoto, un ricordo mi appare
è forse il tempo in cui si deve cambiare
qualcosa di me che scappa
qualcosa di me che basta
colline dipinte, mari mai navigati
gente comune, volti mai ascoltati
sorrisi leggeri negli occhi
di amici perduti negli anni
Cerco quel respiro che non so
voglio quella sete che non ho
e posso vivere di nuovo anche se il tempo è passato
e dietro di me non resta che polvere
carta bianca da ricolorare
fulmini e tempeste da affrontare
segni nuovi sulla pelle mia
chiedo aiuto alla mia fantasia
e reinvento me stesso.
Parigi è vicina , fa un po’ di paura
sarà una vacanza, una nuova avventura
qualcosa di me che scappa
qualcosa di me che basta
il treno fermo, un pensiero si siede
tra gli sguardi incantati di un vecchio che ride
ferite nascoste nel cuore
e poi di nuovo passione
Cerco quel respiro che non so
voglio quella sete che non ho
e posso vivere di nuovo anche se il tempo è passato
e dietro di me non resta che polvere
carta bianca da ricolorare
fulmini e tempeste da affrontare
segni nuovi sulla pelle mia
chiedo aiuto alla mia fantasia
e reinvento me stesso.
Il treno vuoto, un ricordo mi appare
è forse il tempo in cui si deve cambiare./media:description>
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media:title>Alessandro Zanetti - L'AUTOBUS/media:title>
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media:description>Dovrebbe passare tra un po’
così mi dicono
e se non passa tra un po’
prenderò il prossimo.
Certo che noia star qui
ma meglio non muoversi
mettiamo che passi fra un attimo
se me ne vado lo perderò.
Scusi sa che ore sono?
strano non sia già qui
avrà trovato traffico
aspettiamo ancora un altro po’.
speriamo che almeno poi
ci sia posto per noi
anche se devo scendere poco più in lÃ
ma si, fra poco passerà .
Ora son stanco però
è in ritardo di un bel po’
io da un’ora son fermo qui
per il timore di muovermi.
Potevo prenderne almeno altri tre
a quest’ora sarei già da te
"ma come amore non lo sai?
la linea 6 non esiste più da un anno ormai"./media:description>
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title>Alessandro Zanetti - PERFEZIONISTI/title>
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media:title>Alessandro Zanetti - PERFEZIONISTI/media:title>
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media:description>Che ci si pensa
che non c’è un limite
che ci si vuole bene
abbastanza, un po’, no
che manca poco
che non so se ti amo o no
che non se ne esce più
così però
si tratta di sbagliare con attenzione
per non commettere errori
si tratta di sbagliare alla perfezione
come non si è sbagliato mai
come... lo sai…
…come fare in modo che la fetta biscottata
non cada sempre dalla parte della marmellata
che c’ero quasi
che ancora un attimo
che ci si sente Giove
e domani si entra in panico
che tu amami
che io non so se ti amo o no
che potevi fare di più
scusa però
si tratta di mancare con precisione
il centro della questione
si tratta di mancare alla perfezione
come non si è mancato mai
come... lo sai…
…come fare in modo che la fetta biscottata
non cada sempre dalla parte della marmellata
sembra facile
sembra quasi, quasi possibile./media:description>
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media:description>Piano piano, un po’ alla volta
ci si scopre, ci si ascolta
piano piano tu, stavolta
piano piano, io…
piano piano, ci si basta
piano piano e mai abbastanza
in profondità e in tempo
ci si trova lì… dentro
piano piango e piangi amore
ci teniamo le mani e il cuore
al di là di ogni errore
al di là delle persone
c’è una strada in lontananza
e un’auto che sembra una stanza
piano piano ci si affianca
e piano un giorno ci si manca
piano piano…
piano piano…/media:description>
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title>Alessandro Zanetti - PER ESEMPIO (Official Video)/title>
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media:title>Alessandro Zanetti - PER ESEMPIO (Official Video)/media:title>
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media:description>E non finisce mica il gelo
ma nemmeno il sole
dopotutto tutto si muove
e cambia
mi rendo conto che il deserto
è una parte soltanto
di tutta la superficie del mondo
mi rendo conto a volte dell’ovvio
come faccio fatica a credere
di poter ricevere
un’assoluzione
all’ennesimo errore
di saper rinascere
dopo un grande dolore
o restare in piedi
su uno scivolo ad acqua
cosparso di sapone
aversi nel rischio di sentirsi un problema
e non sapersi risolvere
non è il nodo ma l’idea che più frena
di non poterlo poi sciogliere
ah la vita… stesse tutta dentro un bicchiere
e se i giorni si potessero bere…
invece
se sapessimo volerci più bene
e con amore imparare
imparare
per esempio
che tutto
può ancora
tutto può ancora iniziare
dopo il temporale capita che
l’arcobaleno
si faccia spazio senza nulla togliere
al cielo
mi dimentico spesso del dopo
dopo anch’io mi scopro diverso
tra le cose che ho perso
ritrovo il tuo nome
e un pezzo di cuore
ma non la faccia di adesso
nella foto profilo
con gli occhi più azzurri
dopo un pianto di giorni
o forse erano anni
aversi nel rischio di sentirsi un problema
e non sapersi risolvere
non è il nodo ma l’idea che più frena
di non poterlo poi sciogliere
ah la vita… stesse tutta dentro un bicchiere
e se i giorni si potessero bere…
invece
se sapessimo volerci più bene
e con amore imparare
imparare
per esempio
che tutto
può ancora
tutto può ancora iniziare
che tutto
può ancora
tutto può ancora./media:description>
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title>Alessandro Zanetti - DOVE IL CIELO È PIÙ ALTO/title>
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media:title>Alessandro Zanetti - DOVE IL CIELO È PIÙ ALTO/media:title>
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media:description>E verrà un temporale prima delle 6
che ti bagnerà il cappotto e ti ricorderà chi sei
avrà le tue domande e l’urgenza di finire da un’altra parte
dove il cielo è più alto
dove eravamo noi
tra le cose che nessuno ti ha ancora detto
nei vuoti troppo pieni
in un quadro di Magritte
nei tuoi silenzi.
Poi uscirà la voce delle nuvole
e così non dovrai più piovere per sentirti
ti abbracceranno i venti, ti porteranno via
dove vorresti
dove il cielo è più alto
dove siamo stati noi
tra le volte che qualcuno ti ha stretto forte
per darti tutto
o solo per farti compagnia
ti stringo forte…
…da qui
da qui… da qui./media:description>
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title>Amica Aria/title>
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media:description>Ritornelli sul tema didattico-scientifico ARIA.
Realizzati dalla classe 4A della scuola S.Giovanni Bosco (I.C. C. Baseggio), di Ca' Sabbioni-VE, nell'ambito di un laboratorio creativo per l'inclusione.
Testi scritti dai bambini e musicati da me. Cantati da tutti.
Video a cura dell'insegnante Maria Luisa Santangelo./media:description>
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title>Alessandro Zanetti - TRASPORTI ECCEZIONALI/title>
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media:description>Qui c’era la dignitÃ
l’avevamo lasciata in un posto sicuro
che sembrava inviolabile
la nostra umanitÃ
in un cargo di cuori stipati ma vivi
nella corrente elettrica
che aziona i motori delle buone ragioni
che ci spingono avanti
noi come gli altri
una certa sensibilitÃ
nascosta per bene nella stiva degli occhi
di chi ancora naviga
lo stretto degli uomini
in un’ondata di incontri e di scontri incredibili
col rischio di uccidersi
in un frontale di anime alla ricerca
di un futuro vivibile
o qualcosa di simile
e così siamo piccoli
con immense possibilità e infiniti pericoli
davanti a un’ipotesi
siamo tutti fallibili
tanto vale provare… cosa abbiamo da perdere
dice chi ha perso tutto e non ci vuole credere
tanto vale rischiare…. ci può sempre sorprendere
la vita che sembra già scritta… tutto il visto già visto….
la traversata del mare…
la nostra fragilitÃ
ci insegnasse a comprendere, ad ascoltare
il passo incerto dei figli
che riporta al di lÃ
del nostro giardino, di un diniego meschino
dei confini invisibili
anche il nostro destino, anche la fiducia
nelle nostre capacitÃ
di essere liberi
perché si, siamo piccoli
con immense possibilità e infiniti pericoli
davanti a una genesi
siamo tutti vincibili
tanto vale provare… cosa abbiamo da perdere
dice chi ha perso tutto e non ci vuole credere
tanto vale rischiare…. ci può sempre sorprendere
la vita che sembra già scritta… tutto il visto già visto….
tutta la strada da fare… nella notte che viene
a darci buio da illuminare e nuove paure da caricare
sulle spalle e sul cuore… come fosse da ridere
la vita che sembra già stata… tutto il visto già visto
la traversata del male./media:description>
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media:description>A guardarsi intorno
viene paura
paura del giorno
se la luna non mente
ora risplende
e il sole fa buio
tu forse non sai
ma c’è un’altalena alla fine del mondo
dove ti porterei
per dondolare
insieme
a guardarsi dentro
non è tutto nero
non è tutto spento
si riparte da lì
dalla luce degli occhi
di chi ha visto l’inferno
e ancora ci va
sull’altalena ai confini del mondo
dove ti porterei
per dondolare
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media:description>Alla nostra tristezza
ai nostri sbadigli, alla tua tenerezza
ad ogni schiaffo al mio sordo dolore
ad ogni giudizio scolpito nel cuore
al vostro amore invecchiato
alla mattina di un giorno sbagliato
a voi che ancora incolpando cercate
la comprensione che assolve e tace
possano i venti soffiarvi un po’ addosso
possano i pugni aprirvisi adesso
al nostro buffo destino
a questa eterna gara a chi ride per primo
alle macchie d’orgoglio ferito nei gesti
ai nostri discorsi rimasti fra i denti
a noi da sempre infelici e contenti
possano un giorno nascere viole
nel nostro cortile o in un posto migliore
possano ancora nascere viole./media:description>
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media:description>Sveglia alle 5 tutte le mattine
e poi la sera a letto con le galline
vedere l’alba e non la notte che scende
è una scelta più che un’abitudine
è un altro modo di vivere
seminare bene per raccogliere il meglio
raccogliere sogni per produrre risveglio
trovare un motivo sotto un albero spoglio
o magari l’amore su un trattore a gasolio
magari è quello che voglio
chiedilo ai contadini cosa significa scendere in campo
e abbronzarsi per sbaglio
fare l’amore di nascosto tra le pannocchie
e di nascosto schivare le guerre mondiali nei cieli coperti o splendenti
di lanterne, scie chimiche, aerei potenti
attraversare stagioni e saper aspettare
avere sempre qualcosa da coltivare
da coltivare
chiedilo ai contadini cosa vuol dire avere i piedi per terra
e puntare in alto
guardare i frutti che crescono in faccia al domani
gli uccelli che emigrano in un battere d’ali nei cieli coperti o splendenti
di stelle, di santi, lontani parenti
accettare le piogge per quello che sono
non avere paura né della natura
e neanche dell’uomo
avere per le mani messaggi importanti
avere sempre qualcosa da dare agli altri
da dare agli altri./media:description>
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13.09.2024 02:15
01.01.1970 01:00
01.01.1970 01:00
Alessandro Zanetti
09.12.2023 · 21:49:32 ···
01.01.1970 · 01:00:00 ···
16.07.2023 · 06:14:36 ··· 5 ··· ··· 20 ···
13.09.2024 · 02:15:25 ···
12.06.2024 · 12:02:00 ···
16.07.2023 · 06:14:36 ··· 5 ··· ··· 21 ···
1:: Alessandro Zanetti - DOVE IL CIELO È PIÙ ALTO (2023 Orchestral Version)
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 10.12.2023 · 16:29:12 ··· ··· ··· ··· ··· ···
2:: Alessandro Zanetti - E TI DIRÒ CHI SEI
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 22.02.2023 · 19:21:41 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Tu dimmi che cosa ascolti e ti dirò chi sei
Tu dimmi quello che indossi e ti dirò chi sei
Tu dimmi, quegli occhi stanchi… ma ci giurerei
Tu dimmi, scopi o non dormi o giochi alla Play
Tu dimmi che cosa posti e ti dirò chi sei
Tu dimmi chi segui o blasti e ti dirò chi sei
Tu dimmi, scrivi nei commenti, gender fluid o gay?
Dimmi, etero non basta, così boomer sei?
Tu dimmi come ti mostri e ti dirò chi sei
Petto nudo, tette, cosce o culo… cosa ti farei
Io maschio decadente, volgare, sessista, ehy?!
Tu dimmi quello che vuoi tanto so già chi sei
No, non c’è dettaglio che mi fugga
Io capisco sempre tutto da uno sguardo, una parola
Nessun dubbio che mi assalga
Io son certo di quanto tu valga
Puoi anche dire che non è vero
Che scappo solo da ciò che più temo
Che non conosco in fondo niente
Finchè non lo conosco veramente
Ma sorvolando la complessità
Io ho trovato la mia verità
Forse lontano non mi porterà
Ma io tanto sto bene qua
Tu dimmi quello che mangi e ti dirò chi sei
Tu dimmi che cosa voti e di che squadra sei
Tu dimmi, lavori, studi, ami lui o lei?
Scusa se non ascolto, tanto so già chi sei
No, non c’è dettaglio che mi fugga
Io capisco sempre tutto da uno sguardo, una parola
Nessun dubbio che mi assalga
Io son certo di quanto tu valga
Puoi anche dire che non è vero
Che scappo solo da ciò che più temo
Che non conosco in fondo niente
Finchè non lo conosco veramente
Ma sorvolando la complessità
Io ho trovato la mia verità
Forse lontano non mi porterà
Ma io tanto sto bene qua
3:: Alessandro Zanetti - UN ARTISTA
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.01.2023 · 19:00:27 ··· ··· ··· ··· ··· ··· È un artista
Ma non sa di esserlo
E anche per questo è un artista
Innocente e sottomesso alla sua voglia di conquista
Pertanto inconcludente
Ma un artista
Non si sopporta mai
E lui lo sa
Che quel che crea un giorno lo distruggerà
Perché un artista
Non può stare fermo
Più di un giorno su una storia già vista
E le parole che usa
Son fermagli per pensieri
Fugaci e senza scopo
Che qualcun altro poi commenterà
E lui è un artista
Che combatte con l’inchiostro
E la sua vena un po’ intimista
E rifugge il mondo
Nell’abisso di un bicchiere da riempire
Con del vino rosso e tante lacrime
Che sono già un mestiere
E se l’artista poi si arrabbia
Lasciategli dell’aria da sporcare
E un po’ di cielo da strappare
Che le stelle capiranno
E ci sarà anche Dio
Ad applaudire seduto accanto al posto mio
E un artista non si innamora
Di una vita o una donna sola
E lui, l’artista così imperfetto
Condannato ad esser maledetto
Ama solo per pochi secondi e tiene in caldo i suoi difetti
Che nel dolore si piange ma, si diventa tutti un po’ poeti…
E una scusa non ce l’ha
Deve scrivere o fumare
Che il resto già lo fa
Senza volerlo fare
È un artista
Fa rumore.
4:: Alessandro Zanetti - L'ABBANDONO
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 30.11.2022 · 14:10:32 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Come sulle righe di un foglio
si dimenticano i segni del pensiero
io ti scrivo per abbandonarti
ora che ti vedo comparire
a lato del sentiero senza niente più di vero
ti perdo e ti amo
vedi, voglio dire che c’è più amore
a volte nel lasciarsi
che tenersi nell’inganno di un sentimento
muto, non intero
o peggio nel ricordo di un passato che è passato
e seppur nostro non ci appartiene più.
Ti dispiace andare via con lo stesso amore che
ti ha portato a dirti mia senza esserlo e…
sotto un albero in fiore col tuo vestito migliore
salutarci e ridere, ridere di cuore
piano piano
sottovoce
ci lasciamo andare in pace
dopo tutto questo stare altrove
ma stare
e altrove è sempre stato qui
come sulle rive di un fiume
si osserva l’acqua andare
così aspetto
che il distacco ci porti al mare.
Ti dispiace andare via con lo stesso amore che
ti ha portato a dirti mia senza esserlo e…
sotto un albero in fiore col tuo vestito migliore
salutarci e ridere, ridere di cuore
5:: Alessandro Zanetti - QUALCOSA DI ME
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 31.10.2022 · 19:28:14 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Il treno vuoto, un ricordo mi appare
è forse il tempo in cui si deve cambiare
qualcosa di me che scappa
qualcosa di me che basta
colline dipinte, mari mai navigati
gente comune, volti mai ascoltati
sorrisi leggeri negli occhi
di amici perduti negli anni
Cerco quel respiro che non so
voglio quella sete che non ho
e posso vivere di nuovo anche se il tempo è passato
e dietro di me non resta che polvere
carta bianca da ricolorare
fulmini e tempeste da affrontare
segni nuovi sulla pelle mia
chiedo aiuto alla mia fantasia
e reinvento me stesso.
Parigi è vicina , fa un po’ di paura
sarà una vacanza, una nuova avventura
qualcosa di me che scappa
qualcosa di me che basta
il treno fermo, un pensiero si siede
tra gli sguardi incantati di un vecchio che ride
ferite nascoste nel cuore
e poi di nuovo passione
Cerco quel respiro che non so
voglio quella sete che non ho
e posso vivere di nuovo anche se il tempo è passato
e dietro di me non resta che polvere
carta bianca da ricolorare
fulmini e tempeste da affrontare
segni nuovi sulla pelle mia
chiedo aiuto alla mia fantasia
e reinvento me stesso.
Il treno vuoto, un ricordo mi appare
è forse il tempo in cui si deve cambiare.
6:: Alessandro Zanetti - L'AUTOBUS
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 26.09.2022 · 06:54:18 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Dovrebbe passare tra un po’
così mi dicono
e se non passa tra un po’
prenderò il prossimo.
Certo che noia star qui
ma meglio non muoversi
mettiamo che passi fra un attimo
se me ne vado lo perderò.
Scusi sa che ore sono?
strano non sia già qui
avrà trovato traffico
aspettiamo ancora un altro po’.
speriamo che almeno poi
ci sia posto per noi
anche se devo scendere poco più in là
ma si, fra poco passerà.
Ora son stanco però
è in ritardo di un bel po’
io da un’ora son fermo qui
per il timore di muovermi.
Potevo prenderne almeno altri tre
a quest’ora sarei già da te
"ma come amore non lo sai?
la linea 6 non esiste più da un anno ormai".
7:: Alessandro Zanetti - PERFEZIONISTI
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 17.08.2022 · 12:07:36 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Che ci si pensa
che non c’è un limite
che ci si vuole bene
abbastanza, un po’, no
che manca poco
che non so se ti amo o no
che non se ne esce più
così però
si tratta di sbagliare con attenzione
per non commettere errori
si tratta di sbagliare alla perfezione
come non si è sbagliato mai
come... lo sai…
…come fare in modo che la fetta biscottata
non cada sempre dalla parte della marmellata
che c’ero quasi
che ancora un attimo
che ci si sente Giove
e domani si entra in panico
che tu amami
che io non so se ti amo o no
che potevi fare di più
scusa però
si tratta di mancare con precisione
il centro della questione
si tratta di mancare alla perfezione
come non si è mancato mai
come... lo sai…
…come fare in modo che la fetta biscottata
non cada sempre dalla parte della marmellata
sembra facile
sembra quasi, quasi possibile.
8:: Alessandro Zanetti - PIANO PIANO
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 27.07.2022 · 12:02:06 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Piano piano, un po’ alla volta
ci si scopre, ci si ascolta
piano piano tu, stavolta
piano piano, io…
piano piano, ci si basta
piano piano e mai abbastanza
in profondità e in tempo
ci si trova lì… dentro
piano piango e piangi amore
ci teniamo le mani e il cuore
al di là di ogni errore
al di là delle persone
c’è una strada in lontananza
e un’auto che sembra una stanza
piano piano ci si affianca
e piano un giorno ci si manca
piano piano…
piano piano…
9:: Alessandro Zanetti - PER ESEMPIO (Official Video)
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 15.04.2022 · 05:32:47 ··· ··· ··· ··· ··· ··· E non finisce mica il gelo
ma nemmeno il sole
dopotutto tutto si muove
e cambia
mi rendo conto che il deserto
è una parte soltanto
di tutta la superficie del mondo
mi rendo conto a volte dell’ovvio
come faccio fatica a credere
di poter ricevere
un’assoluzione
all’ennesimo errore
di saper rinascere
dopo un grande dolore
o restare in piedi
su uno scivolo ad acqua
cosparso di sapone
aversi nel rischio di sentirsi un problema
e non sapersi risolvere
non è il nodo ma l’idea che più frena
di non poterlo poi sciogliere
ah la vita… stesse tutta dentro un bicchiere
e se i giorni si potessero bere…
invece
se sapessimo volerci più bene
e con amore imparare
imparare
per esempio
che tutto
può ancora
tutto può ancora iniziare
dopo il temporale capita che
l’arcobaleno
si faccia spazio senza nulla togliere
al cielo
mi dimentico spesso del dopo
dopo anch’io mi scopro diverso
tra le cose che ho perso
ritrovo il tuo nome
e un pezzo di cuore
ma non la faccia di adesso
nella foto profilo
con gli occhi più azzurri
dopo un pianto di giorni
o forse erano anni
aversi nel rischio di sentirsi un problema
e non sapersi risolvere
non è il nodo ma l’idea che più frena
di non poterlo poi sciogliere
ah la vita… stesse tutta dentro un bicchiere
e se i giorni si potessero bere…
invece
se sapessimo volerci più bene
e con amore imparare
imparare
per esempio
che tutto
può ancora
tutto può ancora iniziare
che tutto
può ancora
tutto può ancora.
10:: Alessandro Zanetti - DOVE IL CIELO È PIÙ ALTO
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 24.01.2022 · 08:24:01 ··· ··· ··· ··· ··· ··· E verrà un temporale prima delle 6
che ti bagnerà il cappotto e ti ricorderà chi sei
avrà le tue domande e l’urgenza di finire da un’altra parte
dove il cielo è più alto
dove eravamo noi
tra le cose che nessuno ti ha ancora detto
nei vuoti troppo pieni
in un quadro di Magritte
nei tuoi silenzi.
Poi uscirà la voce delle nuvole
e così non dovrai più piovere per sentirti
ti abbracceranno i venti, ti porteranno via
dove vorresti
dove il cielo è più alto
dove siamo stati noi
tra le volte che qualcuno ti ha stretto forte
per darti tutto
o solo per farti compagnia
ti stringo forte…
…da qui
da qui… da qui.
11:: Amica Aria
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 30.12.2021 · 20:08:37 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Ritornelli sul tema didattico-scientifico ARIA.
Realizzati dalla classe 4A della scuola S.Giovanni Bosco (I.C. C. Baseggio), di Ca' Sabbioni-VE, nell'ambito di un laboratorio creativo per l'inclusione.
Testi scritti dai bambini e musicati da me. Cantati da tutti.
Video a cura dell'insegnante Maria Luisa Santangelo.
12:: Alessandro Zanetti - TRASPORTI ECCEZIONALI
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 28.11.2021 · 12:41:10 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Qui c’era la dignità
l’avevamo lasciata in un posto sicuro
che sembrava inviolabile
la nostra umanità
in un cargo di cuori stipati ma vivi
nella corrente elettrica
che aziona i motori delle buone ragioni
che ci spingono avanti
noi come gli altri
una certa sensibilità
nascosta per bene nella stiva degli occhi
di chi ancora naviga
lo stretto degli uomini
in un’ondata di incontri e di scontri incredibili
col rischio di uccidersi
in un frontale di anime alla ricerca
di un futuro vivibile
o qualcosa di simile
e così siamo piccoli
con immense possibilità e infiniti pericoli
davanti a un’ipotesi
siamo tutti fallibili
tanto vale provare… cosa abbiamo da perdere
dice chi ha perso tutto e non ci vuole credere
tanto vale rischiare…. ci può sempre sorprendere
la vita che sembra già scritta… tutto il visto già visto….
la traversata del mare…
la nostra fragilità
ci insegnasse a comprendere, ad ascoltare
il passo incerto dei figli
che riporta al di là
del nostro giardino, di un diniego meschino
dei confini invisibili
anche il nostro destino, anche la fiducia
nelle nostre capacità
di essere liberi
perché si, siamo piccoli
con immense possibilità e infiniti pericoli
davanti a una genesi
siamo tutti vincibili
tanto vale provare… cosa abbiamo da perdere
dice chi ha perso tutto e non ci vuole credere
tanto vale rischiare…. ci può sempre sorprendere
la vita che sembra già scritta… tutto il visto già visto….
tutta la strada da fare… nella notte che viene
a darci buio da illuminare e nuove paure da caricare
sulle spalle e sul cuore… come fosse da ridere
la vita che sembra già stata… tutto il visto già visto
la traversata del male.
13:: L'altalena alla fine del mondo
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:45:03 ··· ··· ··· ··· ··· ··· A guardarsi intorno
viene paura
paura del giorno
se la luna non mente
ora risplende
e il sole fa buio
tu forse non sai
ma c’è un’altalena alla fine del mondo
dove ti porterei
per dondolare
insieme
a guardarsi dentro
non è tutto nero
non è tutto spento
si riparte da lì
dalla luce degli occhi
di chi ha visto l’inferno
e ancora ci va
sull’altalena ai confini del mondo
dove ti porterei
per dondolare
insieme
14:: A chi ride per primo
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:42 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Alla nostra tristezza
ai nostri sbadigli, alla tua tenerezza
ad ogni schiaffo al mio sordo dolore
ad ogni giudizio scolpito nel cuore
al vostro amore invecchiato
alla mattina di un giorno sbagliato
a voi che ancora incolpando cercate
la comprensione che assolve e tace
possano i venti soffiarvi un po’ addosso
possano i pugni aprirvisi adesso
al nostro buffo destino
a questa eterna gara a chi ride per primo
alle macchie d’orgoglio ferito nei gesti
ai nostri discorsi rimasti fra i denti
a noi da sempre infelici e contenti
possano un giorno nascere viole
nel nostro cortile o in un posto migliore
possano ancora nascere viole.
15:: Contadini
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:36 ··· ··· ··· ··· ··· ··· Sveglia alle 5 tutte le mattine
e poi la sera a letto con le galline
vedere l’alba e non la notte che scende
è una scelta più che un’abitudine
è un altro modo di vivere
seminare bene per raccogliere il meglio
raccogliere sogni per produrre risveglio
trovare un motivo sotto un albero spoglio
o magari l’amore su un trattore a gasolio
magari è quello che voglio
chiedilo ai contadini cosa significa scendere in campo
e abbronzarsi per sbaglio
fare l’amore di nascosto tra le pannocchie
e di nascosto schivare le guerre mondiali nei cieli coperti o splendenti
di lanterne, scie chimiche, aerei potenti
attraversare stagioni e saper aspettare
avere sempre qualcosa da coltivare
da coltivare
chiedilo ai contadini cosa vuol dire avere i piedi per terra
e puntare in alto
guardare i frutti che crescono in faccia al domani
gli uccelli che emigrano in un battere d’ali nei cieli coperti o splendenti
di stelle, di santi, lontani parenti
accettare le piogge per quello che sono
non avere paura né della natura
e neanche dell’uomo
avere per le mani messaggi importanti
avere sempre qualcosa da dare agli altri
da dare agli altri.
16:: Dove il cielo è più alto
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:30 ··· ··· ··· ··· ··· ··· E verrà un temporale prima delle 6
che ti bagnerà il cappotto e ti ricorderà chi sei
avrà le tue domande e l’urgenza di finire da un’altra parte
dove il cielo è più alto
dove eravamo noi
tra le cose che nessuno ti ha ancora detto
nei vuoti troppo pieni
in un quadro di Magritte
nei tuoi silenzi.
Poi uscirà la voce delle nuvole
e così non dovrai più piovere per sentirti
ti abbracceranno i venti, ti porteranno via
dove vorresti
dove il cielo è più alto
dove siamo stati noi
tra le volte che qualcuno ti ha stretto forte
per darti tutto
o solo per farti compagnia
ti stringo forte…
…da qui
da qui… da qui.
17:: Elefanti Thailandesi
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:24 ··· ··· ··· ··· ··· ···
18:: Eppure (come Forrest Gump)
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19:: In sella ad una bicicletta rossa
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:09 ··· ··· ··· ··· ··· ···
20:: Le cose che non passano
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:40:03 ··· ··· ··· ··· ··· ···
21:: Orizzonte
01.01.1970 · 01:00:00 ··· 01.11.2021 · 14:39:59 ··· ··· ··· ··· ··· ···